È uno strumento finanziario composto da un contributo a fondo perduto e un finanziamento agevolato finalizzato al sostegno degli investimenti per la realizzazione di investimenti di rafforzamento e ristrutturazione aziendale e di innovazione produttiva, organizzativa e di efficienza energetica.
Fondo regionale crescita Campania: chi sono i beneficiari?
Partiamo col vedere se la tua impresa ha i requisiti per accedere al Fondo regionale crescita Campania. Stando al bando, i beneficiari dell’agevolazione sono i seguenti:
–Microimprese e Piccole imprese, a patto che siano iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio da almeno un anno (a partire dalla pubblicazione del bando);
–Liberi professionisti (con partita IVA aperta da almeno un anno).
Fondo regionale crescita Campania: cosa fare con i fondi?
Come dicevamo, il Fondo regionale crescita Campania finanzia investimenti per la digitalizzazione, per l’Industria 4.0, per la sicurezza, per l’innovazione, per la sostenibilità ambientale e sociale o per l’implementazione di nuovi modelli organizzativi. Volendo essere più precisi, vediamo in che modo possono essere spesi i contributi del Fondo regionale crescita Campania:
- Acquisizione di hardware e strumenti digitali;
- Acquisizione di macchinari, strumentazioni e impianti;
- Acquisizione di software, sistemi, piattaforme, applicazioni e programmi informatici funzionali alle esigenze gestionali e produttive dell’intervento;
- Spese propedeutiche al progetto, come ad esempio gli studi di fattibilità;
- Opere di adeguamento impiantistico della sede operativa dell’impresa;
- Servizi utili al perseguimento delle finalità del progetto.
Fondo regionale crescita Campania: quanto posso ottenere?
Il Fondo regionale crescita Campania eroga un’agevolazione che copre il 100% delle spese ammissibili del progetto. Più nel dettaglio, il contributo è così suddiviso:
- 50% di contributo a fondo perduto (che non deve, quindi, essere necessariamente restituito);
- 50% di finanziamento a tasso zero.
Il finanziamento a tasso zero, poi, deve essere rimborsato in 60 rate trimestrali posticipate in una durata di 6 anni. L’importo complessivo di ciascun progetto di spesa (e quindi la cifra che è possibile ottenere) deve essere compreso tra un minimo di 30 mila euro e un massimo di 150 mila euro. Il contributo a fondo perduto, quindi, potrà andare da 15 mila a 75 mila euro (la metà dell’importo totale dell’agevolazione).