SOSTEGNO AL LAVORO AUTONOMO- REGIONE CAMPANIA

SOSTEGNO AL LAVORO AUTONOMO- REGIONE CAMPANIA

La Regione Campania intende rispondere alle esigenze del territorio in termini di occupazione, crescita e di valorizzazione delle competenze delle risorse umane, supportando la progettazione e la realizzazione di attività imprenditoriali, sia individuali che cooperative, per migliorare l’accesso all’occupazione di disoccupati

 

Le risorse disponibili – La dotazione dell’intervento ammonta a complessivi 20 Milioni di Euro, della quale somma 10 Milioni sono destinati ad iniziativa di imprenditoria femminile.

 

Chi può fare richiesta per questa agevolazione – Sono destinatari di questa misura residenti nel territorio della Regione Campania, che siano disoccupati, occupati a rischio di perdita di occupazione, giovani e donne. In particolare, possono ricevere questo incentivo le persone che, alla data di presentazione della domanda, siano prive di supporto al reddito, oppure siano titolari di un rapporto di lavoro che sia compatibile con lo stato di disoccupazione, ai sensi della Circolare ANPAL 1/2019 e delle successive modifiche ed integrazioni della normativa in materia; inoltre, alla data di presentazione della domanda, queste persone non devono essere titolari di Partita IVA; per tutti i casi, sopra elencati, è previsto il requisito della residenza nel territorio della Regione Campania.

Si specifica che è fatto divieto ai soggetti destinatari di far parte di più compagini societarie.

 

La forma giuridico-organizzativa consentita per lo sviluppo delle iniziative agevolate – La realizzazione dell’iniziativa deve avvenire nella forma di ditta individuale, lavoratore autonomo, libero professionista, oppure di società nelle forme di seguito indicate. Le società, inoltre, possono avere le seguenti forme giuridiche, costituite con la maggioranza dei soci accomandatari, per teste e per quote, con i requisiti previsti per questa misura:

  • r.l., anche a socio unico,
  • r.l.s. (s.r.l. semplificata);
  • società in accomandita semplice;
  • società in nome collettivo;
  • società cooperative.

Inoltre, tutte le su indicate società dovranno essere costituite entro 30 giorni dall’ammissione al contributo.

 

Settori ammissibili alle agevolazioni di questa misura – Possono essere presentati progetti in qualsiasi settore nel campo della produzione di beni e servizi e nel commercio, fatta eccezione per alcuni settori, dei quali si elencano di seguito quelli più rilevanti:

  1. a) produzione primaria di prodotti della pesca e dell’acquacoltura;
  2. b) trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura, quando l’importo dell’aiuto è fissato in base al prezzo o al quantitativo di prodotti acquistati o immessi sul mercato;
  3. c) produzione primaria dei prodotti agricoli.

Le agevolazioni previste: il meccanismo agevolativo previsto con questa misura prevede, con l’erogazione dei contributi richiesti, l’integrale copertura delle spese agevolabili.

 

Spese agevolabili:

  1. A) Investimenti:

 

  • sono ammissibili le spese relative all’acquisto di attrezzature ed altri beni materiali ed immateriali ad utilità pluriennale, che siano inerenti all’attività oggetto del progetto approvato, per un importo unitario superiore ai 100,00 Euro
  • i beni e le attrezzature devono essere direttamente collegati al ciclo produttivo, nuovi di fabbrica o usati, acquistati da soggetti autorizzati, a condizione che non siano stati oggetto di precedenti agevolazioni pubbliche ed offrano idonee e comprovate garanzie di funzionalità
  • non sono ammissibili al finanziamento le spese per l’acquisto di terreni, nonché per la costruzione, ristrutturazione ed acquisto, anche mediante locazione finanziaria, di immobili
  • non è ammissibile l’IVA sull’acquisto dei beni di investimento;

 

  1. B) Spese di esercizio:

 

  • sono ammissibili, per il primo anno di esercizio dell’attività, le spese che siano state effettivamente sostenute e documentate per l’acquisto di materie prime, semilavorati, prodotti finiti, utenze e canoni di locazione per immobili nella misura massima del 25% delle spese di investimento;
  • non sono ammissibili al contributo le spese per prestazioni di servizi, per stipendi e salari
  • non è ammissibile l’IVA sulle spese di esercizio;

 

  1. C) Spese per la garanzia di fidejussione (bancaria o assicurativa): fino ad un massimo di Euro 1.000,00 per ciascun progetto ammesso al contributo, ammissibili sia per la richiesta di anticipazione del 50% del totale dell’aiuto concesso; sia per la richiesta di anticipazione del rimanente 50% dell’importo approvato, a condizione che tale richiesta venga effettuata soltanto successivamente al momento in cui sia stato correttamente rendicontato l’importo ricevuto come anticipazione del primo 50% dell’aiuto ammesso. Non sono ammissibili al contributo le spese per gli investimenti e le spese di gestione sostenute anteriormente alla data del provvedimento di ammissione al contributo.

 

Modalità e termini per la presentazione delle domande di agevolazione

L’istanza di partecipazione al presente avviso deve essere presentata a mezzo della piattaforma informatica messa a disposizione dall’ente gestore della misura Sviluppo Campania, www.sviluppocampania.it/autoimprenditorialita.fse+2127 a partire dal trentesimo giorno successivo alla pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania, mediante Domanda con Dichiarazione di Disponibilità allegata a questo Avviso (Allegato A); al momento non è nota la struttura della pagina di inoltro domanda, nè, dunque, quali sono le informazioni richieste per comunicare le caratteristiche del progetto da proporre posto dunque che la presente misura è stata pubblicata sul B.U.R.C., nella sua versione definitiva, il giorno 30 ottobre 2024, le domande potranno essere inviata a partire dal giorno 29 novembre 2024. Sono attesi in merito chiarimenti da parte della Regione Campania e dall’ente gestore Sviluppo Campania;

 

Criteri di valutazione delle domande – Le domande di accesso al contributo sono istruite da Sviluppo Campania S.p.A. secondo l’ordine cronologico di presentazione e, soltanto se complete di tutta la documentazione richiesta, sono sottoposte ad un esame di ammissibilità tecnica, sulla base dei seguenti criteri di valutazione:

 

– coerenza tra le attività svolte con il progetto e le competenze ed esperienze professionali e tecniche del proponente, tenuto conto, altresì, delle risultanze del fascicolo personale del soggetto agli atti dei Centri per l’Impiego competenti; in sintesi, le attitudini e le capacità del proponente sono analizzate in riferimento agli studi effettuati e/o alle precedenti esperienze lavorative, anche occasionali, per valutare se siano in linea con l’iniziativa proposta;

 

– adeguatezza del progetto al mercato di riferimento, l’iniziativa proposta risulta fattibile se è concretamente attuabile rispetto al mercato, e se non sussistono ostacoli procedurali per l’ottenimento delle autorizzazioni amministrative e sanitarie necessarie all’avvio dell’attività;

 

– presenza di beni sostenibili, l’iniziativa proposta presenta investimenti conformi alla tutela dell’ambiente, con un contenuto tecnologico volto a raggiungere un impatto positivo sull’ambiente;

 

– fattibilità e sostenibilità tecnica, economica e finanziaria del progetto, anche in riferimento alla ammissibilità e pertinenza delle spese relative al programma di investimento presentato; sarà oggetto di valutazione la redditività in base alla capacità dell’iniziativa di produrre ricavi, che garantiscano l’autosostentamento, costituendo una reale fonte di reddito per il proponente.

 

Al termine della valutazione dei progetti, saranno ritenute ammissibili le domande che avranno ottenuto un giudizio positivo per almeno tre dei criteri di valutazione sopra indicati.

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